Orgoglio e Pregiudizio (recensione di Marianna Papini)

Data di pubblicazione: 1932
Casa editrice: Mondadori

La signora Bennet, madre di cinque figlie, ha una sola cosa per la testa: riuscire a far sposare il prima possibile le proprie figlie. Ed è proprio per questo, che quando le arriva la notizia di un nuovo scapolo, piuttosto ricco, che arriva dal Nord, non ci pensa un secondo a far in modo che le figlie facciano la sua conoscenza.

™Elizabeth Bennet: ragazza dal carattere vivace e scherzoso, orgogliosa, taciturna, di bell’aspetto, ha pregiudizi sugli uomini; le piace camminare e cogliere il lato comico di ogni cosa; è molto legata verso la sorella maggiore, Jane.

™ Fitzwilliam Darcy: alto e dalla figura elegante, con bei lineamenti, di nobile portamento, molto ricco, superbo, incontentabile, orgoglioso, buono, leale, taciturno.

Credo che non ci sia una parte che mi abbia più interessata di altre. Ovviamente, mi sono divertita di più a leggere quando i personaggi in questione erano principalmente Darcy ed Elizabeth, dato che, mi piaceva molto il modo in cui si parlavano. Credo però, che più che preferire una parte, ho apprezzato molto il fatto che essendo appunto un libro abbastanza vecchio, avesse dialoghi, ma soprattutto contenuti, diversi dai libri che si leggono ora. Infatti è bello leggere come i due protagonisti, si innamorino, nonostante non abbiano poi così tanto modo di conoscersi e vedersi come al giorno d’oggi. In ogni modo, anche se si vedono a distanza anche di parecchio tempo e magari pure per poco, il loro amore riesce lo stesso ad aumentare di intensità finché non arrivano a dichiararsi alla fine.

Mi è sempre interessato questo libro ed ora che l’ho letto sono convinta del fatto che sia davvero un libro che merita di essere letto. È bello immergersi per quel poco che dura il libro, in un ambiente e in un epoca totalmente diverso da quello che si conosce. Ti fa venire voglia di saperne di più, perché a mio parere, credo sia molto interessante il modo in cui le persone di quel periodo conducevano le loro vite. È stato un libro abbastanza scorrevole, e tutt’altro che noioso dato che ci sono così tanti avvenimenti in così poche pagine e tanti personaggi da conoscere. Certo bisogna stare attenti e cercare di ricordarli tutti ma, aldilà di questo, penso che sia un libro leggibile da tutti.

Citazioni:

™Ho lottato invano. È inutile. Non posso reprimere i miei sentimenti. Deve permettermi di dirle con quanta passione la ammiro e la amo”.

™Del passato bisogna ricordare solo quello che ci dà gioia.”

™“Non saprei stabilire  esattamente l’ora, il luogo, lo sguardo o le parole che sono alla base di tutto. È passato troppo tempo. Mi ci sono trovato in mezzo prima di accorgermi che era cominciato.”

™ “Sono poche le persone che amo veramente e ancora meno quelle di cui penso bene. Più conosco il mondo, più ne sono scontenta; ogni giorno conferma la mia opinione sull’incoerenza degli esseri umani e sull’impossibilità di fare affidamento su ciò che sembra meritevole o sensato.”

™ “Questa messa in scena” esclamò il padre “le dona davvero: dà tale eleganza alla sventura! Uno di questi giorni lo farò anch’io: mi chiuderò il biblioteca, con il berretto da notte e la vestaglia, e cercherò di dare più disturbo che posso…o, forse, potrei rimandare

la scena a quando sarà scappata anche Kitty.”

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